C’era una volta
il cortile”, Giovane Ancona e Atalanta lanciano un progetto per i più piccoli
Mister Santini: “In campo contro l’analfabetismo motorio tra i bimbi”
Prosegue e si intensifica la collaborazione tra la Giovane Ancona e l’Atalanta. Il nuovo progetto, frutto della stretta collaborazione tra i tecnici dorici e Bergamaschi, è combattere l’analfabetismo motorio, sempre più diffuso tra i bambini. “Una volta c’erano l’oratorio e i cortili - spiega il coordinatore dell’area Tecnica biancorossa Sandro Santini - palestre a cielo aperto per muoversi e imparare a gestire il proprio corpo negli spazi. Oggi la denatalità, la percezione di insicurezza e i giochi virtuali hanno limitato in loro drastico la mobilità dei piccoli.
Occorre rimediare. Se ne è parlato durante il secondo incontro formativo della stagione Giovane Ancona-Atalanta, suddiviso fra campo e aula.
Obiettivo: approfondire le metodologie di lavoro del vivaio nerazzurro e trasportarle il più possibile nella realtà della Giovane Ancona, che ha deciso di rafforzare in maniera sempre più solida l’intesa tecnica con il club atalantino.
A dirigere il pomeriggio di aggiornamento e formazione è stato il tecnico dell’under 14 della Dea Andrea Di Cintio, che ha svolto dapprima una seduta con i giovanissimi 2005 biancorossi, per poi proseguire con un allenamento dedicato ai pulcini 2009.
“Con il gruppo giovanissimi 2005 - spiega il Mister Dorico Marco Impiglia - abbiamo sviluppato l’allenamento con il tema la costruzione del gioco dal basso.
Alle 17.30 con il gruppo pulcini 2009 il mister ci ha illustrato un allenamento tipo stile Atalanta”.
Al temine si è tenuta una discussione in aula. “Il trait d’union dell’intero aggiornamento che ha dato seguito al percorso già avviato ad inizio stagione - prosegue Mister Santini - è stato l’utilizzo delle tipiche strutture su cui l’Atalanta costruisce gli allenamenti ed il percorso di sviluppo del giovane calciatore, dall’attività di base sino all’agonismo”.
Ed ecco la nuova sfida: “Abbiamo già in programma un nuovo appuntamento con l'Atalanta per un aggiornamento da tenersi in palestra, rivolto agli istruttori che seguono l'attività "primi calci" e "piccoli amici", per intenderci dai cinque ai nove anni in quanto annettiamo a queste categorie importanza fondamentale per il percorso formativo dei ragazzi. Il contesto sociale oggi purtroppo produce bambini pressoché analfabeto-motori - continua Santini - noi con la nostra attività e con l'aiuto dell'Atalanta vogliamo contribuire a favorire una crescita corretta dal punto di vista coordinativo per metterli in condizione di praticare al meglio, negli anni successivi, lo sport del calcio dal punto di vista tecnico e tattico. Come dice Loris Margotto, responsabile nazionale delle scuole di calcio affiliate Atalanta, i bambini di Ancona sono gli stessi di quelli nascono a Bergamo, Milano Palermo ecc. Occorre dalle loro la possibilità di muoversi, sperimentare, gestire il proprio corpo negli spazi, che sia o meno dietro a un pallone, perché possano avere una crescita fisica sana e felice”.
Da qui il sogno del Mister: “Mi rivolgo ai genitori che conoscono il problema della carenza degli oratori e dei cortili, per i bambini sopratutto di città, che sentono il bisogno di qualcuno che curi le carenze motorie dei loro figli. Vorremmo gettare le basi per creare a primavera un’attività parallela rivolta ai bambini che non possono essere tesserati, per fare attività ludico/propriocettive”.
La sfida è lanciata. Palla - e bambini - al centro.